![]() ![]() ![]() |
Il mese di febbraio sembra destinato a essere il palcoscenico di un evento meteo straordinario, un’ondata di gelo storico che potrebbe abbattersi sull’Europa. Dopo un inizio di inverno relativamente mite, la situazione sta cambiando drasticamente, con l’arrivo di una massa d’aria gelida di origine siberiana che potrebbe portare con sé temperature da record e nevicate abbondanti. Questo freddo estremo è atteso a partire dalla metà del mese, con una configurazione meteorologica che potrebbe vedere il culmine proprio nel periodo che va dal 14 al 20 febbraio. L’Europa, già abituata a inverni rigidi, si prepara ad affrontare una delle ondate di freddo più intense degli ultimi anni, e l’Italia non resterà immune a questo fenomeno.
A livello europeo, l’ondata di gelo storico si manifesta con l’arrivo di una massa di aria siberiana che, a causa di una serie di eventi atmosferici globali, si sta spostando verso ovest. Questo fenomeno meteorologico è noto come Burian, un vento gelido che prende vita nelle steppe della Siberia e che, una volta raggiunta l’Europa, porta con sé un freddo intenso e una vera e propria inversione stagionale. Il Burian si sta spingendo verso l’Europa, dove si prevede che arrivi con tutta la sua potenza a partire dalla seconda metà di febbraio. I modelli matematici, pur con qualche incertezza, concordano nel prevedere una discesa delle temperature che potrebbe essere accompagnata da abbondanti nevicate.
In Italia, l’effetto di questa ondata di gelo siberiano sarà significativo. Nonostante le incertezze, la situazione sembra evolversi in modo tale che anche il nostro Paese, solitamente protetto dal mare e dalle sue influenze, non sarà immune a questo fenomeno meteo estremo. Le regioni che saranno maggiormente colpite sono quelle del Nord, come Piemontese, Lombardia, Emilia-Romagna, e Veneto, ma l’ondata di gelo potrebbe anche raggiungere il Centro e, in casi più estremi, le regioni meridionali come la Puglia e la Campania. Il rischio maggiore per l’Italia è l’arrivo di nevicate in pianura in molte città, un evento che non accade frequentemente, ma che con il Burian diventa una concreta possibilità.
Nel dettaglio, le temperature nelle zone più colpite potrebbero scendere ben al di sotto dello zero, con punte che, nelle città del Nord Italia, potrebbero toccare anche i -10°C durante la notte. Ma ciò che rende questa ondata di freddo veramente storica è l’intensità del gelo. Secondo le proiezioni, l’aria siberiana si spingerà fino a livelli di -25°C a 850hpa, il che significa che anche al livello del suolo, soprattutto nelle aree interne e montuose, i termometri potrebbero segnare valori estremamente bassi, con temperature che potrebbero sfiorare i -10°C nelle città settentrionali. Questo freddo così intenso potrebbe avere anche effetti diretti sulle infrastrutture, sull’agricoltura, sul traffico, e sulla salute della popolazione, soprattutto tra le persone più vulnerabili. Inoltre, le nevicate abbondanti sono attese soprattutto nelle regioni di pianura e su tutta la Val Padana, dove potrebbe verificarsi una forte attività nevosa, con accumuli che potrebbero arrivare anche a 10-20 cm, soprattutto nelle zone centrali e occidentali della Lombardia, Piemonte, e Emilia-Romagna.
Il freddo intenso non si fermerà alle città di pianura, ma potrebbe interessare anche le coste italiane, con nevicate che potrebbero spingersi fino ai litorali del Nord e del Centro Italia. Le città di Genova, Livorno, e La Spezia potrebbero vedere la neve cadere anche a livello del mare, un evento che non accade molto frequentemente, ma che con l’arrivo di questo Burian siberiano diventa una possibilità concreta. Sebbene le previsioni siano ancora in fase di aggiornamento, questo potrebbe essere un periodo in cui il gelo avrà un impatto su gran parte della penisola.
Un altro aspetto da non sottovalutare è che il Burian non porta solo freddo, ma anche venti fortissimi, che potrebbero aggravare ulteriormente la situazione. In alcune zone, specialmente nelle regioni montuose e collinari, i venti da nord potrebbero portare a condizioni di blizzard, con una visibilità ridotta e temperature che percepite saranno ancora più basse. Questo potrebbe avere ripercussioni anche sulle attività quotidiane, con forti disagi per la circolazione stradale e ferroviaria, oltre a una maggiore difficoltà nei trasporti aerei.
Le nevicate potrebbero quindi interessare l’intera Pianura Padana e spingersi fin sulle Alpi e gli Appennini. In particolare, le zone collinari e montuose vedranno accumuli più elevati, con i fiocchi che potranno coprire anche le strade ad alta quota, creando problemi per la viabilità. Sebbene le nevicate a bassa quota siano meno frequenti in Italia, questa volta l’arrivo del Burian siberiano potrebbe riportare l’inverno con tutte le sue caratteristiche. L’aria artica che giungerà sull’Italia sarà davvero gelida, e questo garantirà condizioni meteo particolarmente rigide per tutta la durata dell’ondata di freddo.
Se le proiezioni dovessero essere confermate, potremmo assistere a un inverno da record, con neve che arriverà in pianura e a bassa quota, in un evento che potrebbe essere paragonato ad altre ondate di gelo memorabili, come quelle del 1985, 2012, e 2018. Il gelo siberiano, come accaduto in passato, potrebbe portare nevicate storiche in molte città italiane, da Milano a Bologna, fino a Torino, passando per Genova, e arrivando a toccare anche le zone costiere.
Mentre i modelli meteo continuano a confermare la tendenza verso un’ondata di freddo storica, resta il fatto che le condizioni meteo in Italia sono sempre in continua evoluzione, con margini di incertezza che necessitano di costante monitoraggio. Ma una cosa sembra certa: l’Italia si prepara a una serie di giorni di gelo intenso e nevicate abbondanti, che renderanno il mese di febbraio un periodo in cui l’inverno farà finalmente sentire la sua forza in tutta la penisola.
![]() |
di Redazione | del 11-03-2025 ore 17:00 |
![]() |
di Redazione | del 10-03-2025 ore 12:00 |
![]() |
di Redazione | del 07-03-2025 ore 17:00 |