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Primavera 2025, anomalie termiche estreme in arrivo. Tra gelo e Caldo africano


di  Redazione, 03-03-2025 ore 17:00      Condividi su facebook  Condividi su whatsapp  


Una primavera fuori dagli schemi? La situazione è in evoluzione

La primavera 2025 potrebbe essere caratterizzata da anomalie termiche estreme, con un’alternanza tra gelo tardivo e caldo africano che potrebbe influenzare pesantemente il clima sull’Italia e sull’Europa. Questa situazione dipenderà dall’evoluzione della circolazione atmosferica, in particolare dagli effetti dello stratwarming avvenuto nei primi giorni di marzo e dal comportamento dell’anticiclone africano, che potrebbe entrare in scena in anticipo rispetto alla norma.

Gelo tardivo e Neve a marzo? Possibilità ancora aperte

Il mese di marzo è notoriamente instabile e la presenza di un forte stratwarming nei primi giorni del mese potrebbe ancora influenzare il pattern meteorologico. Se il Vortice Polare dovesse subire un ulteriore indebolimento, masse d’aria gelida potrebbero scivolare verso l’Europa meridionale, portando un ritorno del freddo e possibili nevicate fino a bassa quota.

Le aree più esposte a un’ondata di gelo tardivo potrebbero essere:
    •    Versante adriatico, dall’Emilia-Romagna fino alla Puglia
    •    Italia centrale, con rischio di neve fino a quote collinari in Marche, Abruzzo e Molise
    •    Sud Italia, soprattutto tra Basilicata e Calabria, con possibili episodi nevosi fuori stagione

Se questo scenario si concretizzasse, il rischio di gelate tardive aumenterebbe, con potenziali danni per l’agricoltura, specie nei settori frutticolo e vitivinicolo.

L’anticiclone africano potrebbe anticipare l’estate?

Parallelamente al rischio di un colpo di coda invernale, alcuni modelli intravedono una rapida rimonta dell’anticiclone subtropicale, che potrebbe portare temperature anomale già nella seconda metà di marzo e in aprile. In questo caso, lo scenario vedrebbe un aumento significativo delle temperature, con valori ben oltre la media stagionale.

Le regioni più esposte al caldo precoce sarebbero:
    •    Nord Italia, con temperature che potrebbero raggiungere i 25°C in pianura
    •    Centro Italia, specie Toscana, Lazio e Umbria, con anomalie termiche importanti
    •    Sud e Isole, dove potrebbero verificarsi i primi picchi sopra i 30°C, specialmente in Sicilia e Sardegna

Se questa tendenza venisse confermata, l’Italia potrebbe vivere una primavera dai due volti, con una prima fase fredda e instabile seguita da un anticipo d’estate.

Quali saranno gli effetti sul clima primaverile?

L’alternanza tra gelo e caldo africano potrebbe avere ripercussioni notevoli sia dal punto di vista meteorologico che ambientale. Le oscillazioni termiche marcate potrebbero accentuare fenomeni di:
    •    Forti contrasti atmosferici, con aumento del rischio di temporali violenti
    •    Escursioni termiche elevate, dannose per le coltivazioni e per la vegetazione in ripresa
    •    Impatti sul Mediterraneo, con un possibile riscaldamento anticipato delle acque

Questa primavera 2025 sembra destinata a non seguire gli schemi classici, con una dinamica molto incerta e tutta da monitorare.




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